LA
"PREISTORIA" DELL'OSSERVATORIO
La città di Pesaro vanta una tradizione nelle osservazioni
meteorologiche che è possibile far risalire perlomeno al XVIII secolo. Dal 1766 al 1787
infatti una serie di rilevamenti vengono fatti ad ogni levar del sole
nellappartamento del Tenente della Fortezza. Successivamente troviamo i
conti Giuseppe Mamiani della Rovere e Domenico Paoli ad
interessarsi di meteorologia; in particolare il primo registra una serie di dati,
perlopiù inediti, tra il 1834 e il 1843 (Mamiani XIX sec., 1831-43 e 1840). |
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Il
conte Giuseppe Mamiani della Rovere |
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Negli anni 50 dello stesso secolo il Prof. Luigi Guidi (S.Angelo
in Lizzola, 1824 - Pesaro, 1883), fondatore dellOsservatorio Valerio, avvia i suoi
studi meteorologici. La sua prima attività conosciuta di rilevamento sistematico risale
al maggio del 1853 (Guidi 1856b) allorquando è operativo un suo gabinetto privato a
S.Angelo in Lizzola. Lanno seguente viene nominato membro onorario delle Società
Meteorologica Botanica, Geologica, Imperiale dAcclimatazione di Francia. Nel 1855
troviamo il suo luogo di osservazione, ulteriormente arricchitosi di strumentazione,
spostato a Pesaro in "un Belvedere della casa Spada" da lui abitato
(Guidi 1856a).
Diventato professore presso la locale Scuola di Agricoltura (1856) e ricevuto dal
Municipio il libero uso degli Orti Giuli per i suoi studi agrari e meteorologici, il Guidi
comincia a paventare un ruolo pubblico per le sue attività. |
![orti giuli.jpg](../images/orti%20giuli.jpg)
Gli
Orti Giuli in un disegno di Romolo Liverani |
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